Racconto 6: “Le sette meraviglie del mondo”

Le meraviglie del nostro mondo sono decisamente tante ma quelle ufficiali sono precisamente sette per il mondo antico e sette per il mondo moderno.

Riguardo alle sette meraviglie del mondo antico,strutture architettoniche,sculture ed edifici che i Greci ed i Romani ritennero essere le più belle,grandiose e straordinarie opere dell’intera umanità,c’ è ancora un velo di mistero,ci si chiede ancora se siano esistite veramente poichè l’unica delle sette meraviglie giunta sino ai nostri giorni è la Grande Piramide, la piramide del faraone Cheope, che si innalza sulla piana sabbiosa di Giza, vicino al Cairo, e che fu costruita più di 4.500 anni fa.Il primo a parlare e a fare l’elenco di questi monumenti fu Antipatro di Sidone nel secondo secolo prima di Cristo. Esse sono:

I Giardini pensili di Babilonia, dove si racconta che la regina Semiramide raccogliesse rose fresche in ogni stagione.
Il Colosso di Rodi, un’enorme statua bronzea dedicata al Dio Sole situata nell’omonima isola oggi greca.
Il Mausoleo di Alicarnasso, una monumentale tomba dove riposa il satrapo Mausolo, situata ad Alicarnasso (attuale Bodrum, in Turchia).
Il Tempio di Artemide ad Efeso, nell’antica Lidia odierna Turchia.
Il Faro di Alessandria in Egitto, il più grande faro dell’antichità situato sull’isoletta di Alessandria d’Eggitto che una volta rischiarava la via ai mercanti che si approssimavano al porto.
La statua di Zeus ad Olimpia, grandiosa testimonianza di arte religiosa.
La Piramide di Cheope a Giza, la più antica fra le sette meraviglie e l’unica che sopravvive ancora oggi. Immensa dimora di riposo eterno del faraone, glorificazione delle sue imprese in vita.

sette meraviglie del mondo antico

Le “sette meraviglie del mondo moderno” invece,elette tramite una votazione mondiale lanciata durante le Olimpiadi di Sydney 2000, dallo svizzero-canadese Bernard Weber,sono state ufficialmente annunciate il 7 luglio 2007.Esse sono:

Colosseo (Italia)
Grande Muraglia (Cina)
Machu Picchu (Peru’)
Sito archeologico di Petra (Giordania)
Piramide di Chichen Itza (Messico)
Statua del Cristo Redentore (Rio de Janeiro, Brasile)
Taj Mahal (Agra, India)

sette meraviglie mondo moderno

tra le finaliste c’erano anche:

Torre Eiffel
Piramidi di Giza
Stonehenge
Acropoli di Atene
Statua della Libertà
Hagia Sophia
Piazza Rossa con Cremlino
Alhambra
Isola di Pasqua
Angkor Wat
Tempio di Kiyomizudera
Castello Neuschwanstein
Teatro dell’opera di Sydney
Timbuktu

E’ da poco partita l’iniziativa per decidere internazionalmente le “Sette Meraviglie della Natura” da scegliere tra:

paesaggi,
ghiacciai,
isole,
montagne,
vulcani,
grotte,
formazioni rocciose,
foreste, parchi nazionali e riserve naturali;
laghi, fiumi , cascate,
nuvole,
arcobaleni,

ecc ecc ecc

sette meravigli della natura



Racconto2: “La civetta di Minerva”

Civetta di Minerva

Rapace notturno, compagna delle streghe, per alcune tradizioni la civetta è un uccello di malaugurio; gli egizi la associavano alla morte.Minerva, figlia di Zeus, l’ha riscatta pienamente dalla sua fama sinistra. Nella mitologia greca, infatti, la civetta è il simbolo della filosofia, della sapienza, dell’intelligenza razionale che discerne laddove altri scorgono solo ombre e tenebre. La civetta di Minerva è la civetta che accompagna Minerva nei miti dell’antica Roma.

Gli occhi e il becco seguono la linea della lettera φ (fi) simbolo alfabetico greco della filosofia e in seguito della sezione aurea. Lettera che accomuna quindi, armonia, bellezza e amore per la conoscenza e per la ricerca in senso lato.
Nel XIX secolo, Hegel osservò che “la civetta di Minerva spiega le sue ali solo con la caduta del crepuscolo”, intendendo significare che la filosofia viene a comprendere una condizione storica solo dopo che questa è già trascorsa, attuando il senno del poi, per comprendere le cose, senza poter quindi offrire capacità precognitive.



L’arte…

arte

L’arte, Are (ordinare), Latino: Ars, Greco: Τέχνη indica la capacità umana di creare qualcosa,dove la capacità consiste nella conoscenza e applicazione delle regole ma allo stesso tempo la parola creatività include sempre un carattere di imprevedibilità. Nel suo significato più ampio l’arte, che come ben sappiamo nasce dal bisogno di comunicare, comprende ogni attività umana,svolta singolarmente o collettivamente,che, poggiando su accorgimenti tecnici, abilità innate e norme comportamentali derivanti dallo studio e dall’esperienza, porta a forme creative di espressione.

Analizzando la storia del concetto di arte vediamo che nel corso del tempo esso subisce una graduale trasformazione.

Nel periodo antico il concetto di arte era facilmente associabile alle Muse, che proteggevano e personificavano le diverse arti. Le Muse (in greco: Μοῦσαι, -ῶν; in latino: Mūsae, -ārum) erano 9 personaggi della mitologia greca e romana, figlie di Zeus e della dea Mnemosine o Memoria, o, secondo un’altra versione, di Gea (Terra) e Urano (Cielo). L’importanza delle muse nella mitologia antica fu assai elevata: esse infatti oltre a rappresentare l’ideale supremo dell’Arte, erano anche le depositarie della memoria e del sapere in quanto come abbiamo detto figlie di Zeus e Mnemosine. Sempre secondo il mito, Apollo era il loro protettore, esse venivano invitate sempre alle feste degli dèi e degli eroi perché allietassero i convitati con canti,danze e fantastici racconti. Preposte all’Arte in ogni campo, chiunque osasse sfidarle veniva severamente punito. Le Sirene per esempio, volendole sfidare nel canto, furono private delle proprie ali, utilizzate poi dalle stesse Muse. Il loro culto fu assai diffuso fra i Pitagorici ,infatti, la memoria spirituale è presupposto dell’educazione pitagorico/platonica, dove l’imparare non era altro che ricordare quello che l’anima aveva vissuto e le Muse rappresentavano tutte le potenzialità insite nell’essere umano che quindi dovevano solo essere cacciate fuori.

muse

I loro nomi erano:
Clio, colei che rende celebri, la Storia, raffigurata seduta e con una pergamena in mano;
Calliope, colei che ha bella voce, la Poesia epica, raffigurata con una tavoletta ed un libro;
Euterpe, colei che rallegra, la Poesia lirica, raffigurata con un flauto;
Erato, che provoca desiderio, la Poesia amorosa, raffigurata con la lira;
Melpomene, colei che canta, la Tragedia, raffigurata con una maschera,una spada ed un bastone;
Talia, festiva, la Commedia, raffigurata con una maschera, una ghirlanda d’edera ed un bastone;
Polimnia, dai molti inni, il Mimo, raffigurata senza alcun oggetto;
Tersicore, che si diletta della danza, la Danza, raffigurata con plettro e lira;
Urania, la celeste, l’Astronomia, raffigurata con un bastone puntato al cielo.

Ritornando al nostro veloce excursus sull’arte :

Nel periodo ellenistico iniziarono le prime classificazioni e le arti vennero divise in comuni e liberali, a seconda che richiedessero uno sforzo fisico o intellettuale.

Nel Medioevo si cominciano a rivalutare le arti comuni, che verranno chiamate meccaniche, ma continueranno ad avere un ruolo subalterno rispetto alle arti liberali. Dalle arti “meccaniche” vennero escluse diverse di quelle che noi oggi chiamiamo “belle arti”.

Fu con i trattati di Leon Battista Alberti che verso la metà del Quattrocento si ebbe una prima elevazione delle cosiddette “arti maggiori” (De re aedificatoria, De statua, De pictura), sottolineando l’importanza dell’aspetto intellettuale dell’artefice rispetto alla manualità

Invece Michelangelo Bonarroti viene generalmente indicato come il primo artista che si staccò dalla committenza, riconoscendo la massima indipendenza processo artistico.

Nel Rinascimento la condizione sociale degli artisti migliorò notevolmente essi vennero infatti separarti dagli scienziati e dagli artigiani.

Con la nascita delle accademie (seconda metà del XVI secolo) la frattura tra arti “maggiori” e “minori” fu netta: da una parte il sapere accademico, teorico e razionalizzato, dall’altra il mestiere di bottega, pratico e confusionario.

Dalla fine del Settecento cominciarono le prime crisi del concetto di bello e di arte. Stavano nascendo nuove forme di espressione come la fotografia, l’architettura industriale, l’oggettistica per la casa, e bisognava farle rientrare nel concetto di arte. Per tale motivo nel Novecento si è abbandonata l’idea di una definizione onnicomprensiva di arte e di opera d’arte. Il termine arte diventa un concetto aperto, in cui tutte le possibili definizioni dell’arte confluiscono.

modernart

Comunque giusto per darvi un idea la più recente suddivisione delle arti che ho trovato durante le mie ricerche è basata sui sensi umani,ed è costituita da:


Arti visive-tattili

  • Pittura
  • Scultura
  • Architettura
  • Capo d’abbigliamento
  • Arte tessile

Arti foniche

  • Tramite corpo umano
  • Canto
  • Dizione
  • Tramite strumenti musicali
  • Musica

Arti audiovisive
Scrittura

  • Prosa
  • Poesia
  • Sceneggiatura

Fotopoiete

  • Fotografia
  • Cinematografia
  • Multivisione

Disegno

  • Disegno Architettonico
  • Design

Arte sequenziale

  • Fumetto
  • Fotoromanzo

Arte drammatica

  • Teatro
  • Televisione

Tramite corpo umano

  • Danza
  • Atletica leggera

Arti gustative

  • Cucina
  • Preparazione di cocktail

Arti olfattive

  • Profumeria

Arti sperimentate

  • Applicazioni della Scienza/Tecnologia

 


In conclusione ritengo che l’ arte ,come capita spesso anche per la filosofia, per quanto possa essere affascinante e travolgente viene spesso giudicata un espressione apparentemente inutile, priva di uno scopo ,fine solo a se stessa ,ma come possiamo notare nel corso del tempo si trasforma in importante fonte storica,in testimonianza di valori che da temporali divengono eterni. Poichè l’arte e’ più di ogni altra cosa espressività dell’universo, della società che circonda ,del mondo in continua evoluzione ma soprattutto di un mondo interiore ricco e scalpitante e di quel mondo immaginario in cui amiamo rifugiarci stanchi,al far della sera. Essa infatti attraverso gli strumenti e i materiali che più ci piacciono sa dare vita alla nostra fantasia,alle forti emozioni,ai nostri più intimi sentimenti e come ben sappiamo senza queste cose la nostra sarebbe una vita senza colori , una realtà senza poesia ,un dormire senza più sognare.