Racconto2: “La civetta di Minerva”

Civetta di Minerva

Rapace notturno, compagna delle streghe, per alcune tradizioni la civetta è un uccello di malaugurio; gli egizi la associavano alla morte.Minerva, figlia di Zeus, l’ha riscatta pienamente dalla sua fama sinistra. Nella mitologia greca, infatti, la civetta è il simbolo della filosofia, della sapienza, dell’intelligenza razionale che discerne laddove altri scorgono solo ombre e tenebre. La civetta di Minerva è la civetta che accompagna Minerva nei miti dell’antica Roma.

Gli occhi e il becco seguono la linea della lettera φ (fi) simbolo alfabetico greco della filosofia e in seguito della sezione aurea. Lettera che accomuna quindi, armonia, bellezza e amore per la conoscenza e per la ricerca in senso lato.
Nel XIX secolo, Hegel osservò che “la civetta di Minerva spiega le sue ali solo con la caduta del crepuscolo”, intendendo significare che la filosofia viene a comprendere una condizione storica solo dopo che questa è già trascorsa, attuando il senno del poi, per comprendere le cose, senza poter quindi offrire capacità precognitive.



Racconto1: “L’ignorantia del praeditium”

keplero

Durante l’inverno del 1615 nella Germania del sud-est esattamente a Weil vennero bruciate al rogo sei streghe,in questo stesso paese viveva una vecchina di nome Catherine, che fù accusata di varie malefatte una delle tante era quella di aver trafficato con un vecchio signore per farsi dare il suo cranio per poi farne un calice da donare al figlio astronomo e dedito alla magia nera, e dunque venne immediatamente accusata di essere una strega. Intanto in quello stesso paesino una bambina di circa dodici anni camminava per strada portando dei mattoni a mani nude già da un paio di kilomatri durante questo percorso incontrò la vecchina ,la guardò e le venne un improvvisa fitta,un blocco alla schiena che la fece rimanere paralizzata (da qui l’espressione il colpo della strega). Catherine che alle epoca aveva 73 anni,dopo quest’ultimo evento fù subito catturata ,tenuta per mesi in catene,sottoposta alla terrizzia (una serie di interrogatori con minaccie di tortura) ella doveva discolparsi di ben 43 accuse,ma a differenza di molte altre streghe dopo sei anni uscì viva dal carcere. Ci si chiede come Catherine si sia salvata,molti credono che sia stata aiutata da suo figlio astronomo e come si diceva all’epoca cultore di materie nuove,strane e quindi identificate come magia nera, il nome del ragazzo era : Johannes Kepler.