Racconto2: “La civetta di Minerva”

Civetta di Minerva

Rapace notturno, compagna delle streghe, per alcune tradizioni la civetta è un uccello di malaugurio; gli egizi la associavano alla morte.Minerva, figlia di Zeus, l’ha riscatta pienamente dalla sua fama sinistra. Nella mitologia greca, infatti, la civetta è il simbolo della filosofia, della sapienza, dell’intelligenza razionale che discerne laddove altri scorgono solo ombre e tenebre. La civetta di Minerva è la civetta che accompagna Minerva nei miti dell’antica Roma.

Gli occhi e il becco seguono la linea della lettera φ (fi) simbolo alfabetico greco della filosofia e in seguito della sezione aurea. Lettera che accomuna quindi, armonia, bellezza e amore per la conoscenza e per la ricerca in senso lato.
Nel XIX secolo, Hegel osservò che “la civetta di Minerva spiega le sue ali solo con la caduta del crepuscolo”, intendendo significare che la filosofia viene a comprendere una condizione storica solo dopo che questa è già trascorsa, attuando il senno del poi, per comprendere le cose, senza poter quindi offrire capacità precognitive.