Racconto 12:La descrizione dalla Filosofia di Boezio

Anicio Manlio Torquato Severino Boezio (latino: Anicius Manlius Torquatus Severinus Boethius; Roma, 475 – Pavia, 25 ottobre 525) è stato un filosofo romano. Noto semplicemente come Boezio, le sue opere influenzarono notevolmente la filosofia cristiana del Medioevo, alcuni lo collocano tra i fondatori della Scolastica. La Chiesa cattolica lo venera come santo e martire. Egli si dedicò in particolare all’approfondimento di temi di ordine filosofico-religioso,ma scrisse anche manuali di aritmetica, di geometria, di musica, di astronomia: tutto con l’intento di trasmettere alle nuove generazioni, ai nuovi tempi, la grande cultura greco-romana.
Nel 524 Boezio venne fatto imprigionare e successivamente condannato a morte da Teodorico con l’accusa di praticare arti magiche e di complotto contro il re , rinchiuso in carcere scrisse un’opera in cinque libri, in versi e prosa, essa è rimasta una pietra miliare della filosofia medievale: De consolatione philophiae.
Nel De consolatione philophiae Boezio cercava nella filosofia una via di consolazione alle proprie disgrazie: in essa, egli immagina di ricevere, durante la prigionia, la visita di una donna che si rivela essere la Filosofia stessa, venuta a consolarlo del suo triste stato e a fornirgli una spiegazione teleologica della sua ingiusta condanna. La Filosofia inizia col ricordare a Boezio che ciò che egli sta vivendo lo vive proprio in quanto filosofo: è, infatti, tipica dei veri discepoli della filosofia la tendenza a dispiacere ai perversi. Ciò è dimostrato anche dal fatto che situazioni più o meno analoghe sono state vissute da uomini altrettanto illustri e tra questi la Filosofia ricorda Socrate e lo stesso Seneca, due grandi martiri della filosofia. Proprio in virtù di quanto asserito dalla Filosofia, Boezio si chiede come sia possibile che il mondo premi gli ingiusti mentre la Fortuna si accanisca contro un uomo come lui che ha sempre difeso i sani valori. A questa angosciata domanda, che chiude il libro I, la Filosofia risponde dicendo che Boezio non deve temere, perché non alla fortuna è affidato il mondo, ma alla divina ragione. Del resto, la felicità non è da ricercarsi nei beni materiali: questi ultimi, infatti, sono tali che per procurarseli l’uomo deve inevitabilmente ricorrere a soluzioni aberranti, stravolgendo il valore delle cose e finendo, così, per uccidere proprio ciò in cui crede.

In questi bellissimi versi Boezio descrive la Filosofia:

“Mentre io nel silenzio andavo rimuginando tra me e me queste riflessioni, e annotavo, scrivendo, il mio lacrimevole lamento, mi sembrò che sopra il mio capo fosse apparsa una DONNA di aspetto venerando, dagli occhi sfolgoranti e penetranti oltre la comune capacità degli uomini. Il suo colorito era vivo e integro il suo vigore, benché ella fosse tanto carica d’anni da non potersi credere in nessun modo appartenente al tempo nostro. La sua statura era di ambigua valutazione. Ora infatti si manteneva nei limiti della normale statura degli uomini, ora invece sembrava toccare il cielo con la sommità del capo: e quando levava la testa ancor più in alto, penetrava nel cielo stesso, rendendo vano lo sguardo di chi tentava di seguirla con gli occhi. Le sue vesti erano intessute, con fine senso artistico, di fili sottilissimi d’una materia incorruttibile; come venni poi a sapere dalle sue parole, le aveva confezionate lei stessa con le sue mani; la loro bellezza, come accade per le pitture offuscate dal tempo, era velata da quella indefinibile patina che è propria delle cose antiche e trascurate. Nel lembo inferiore del vestito si poteva leggere, ricamata, una P (che sta per praxi)greca, in quello superiore, invece, una T (che sta per teoresi) e tra le due lettere apparivano disegnati in figura di scala alcuni gradini per mezzo dei quali era possibile risalire dalla lettera inferiore a quella superiore. La stessa veste appariva tuttavia lacerata da mani violente, che ne avevano portato via quanti brandelli avevano potuto. La donna reggeva nella mano destra dei libri, nella sinistra uno scettro.”

Articolo pubblicato in data : venerdì, Marzo 18th, 2011

2 Commenti

  1. francesco says:

    Fantastica descrizione di Donna Filosofia e ottima anteprima al testo di Boezio….

    ... on July Dicembre 17th, 2016
  2. francesco says:

    OTTIMA ANTEPRIMA ALLA FANTASTICA DESCRIZIONE DI DONNA FILOSOFIA…

    ... on July Dicembre 17th, 2016

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